Partito Fascista Repubblicano

Partito Fascista Repubblicano
LeaderBenito Mussolini
SegretarioAlessandro Pavolini
StatoBandiera della Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
SedePiazza San Sepolcro
AbbreviazionePFR
Fondazione18 settembre 1943[1]
Derivato daPartito Nazionale Fascista
Dissoluzione28 aprile 1945
IdeologiaFascismo[2][3][4]
Repubblicanesimo[5]
Sansepolcrismo[4]
Socialismo nazionale[6]
Socializzazione dell'economia[5]
Antisemitismo[7]

Corporativismo
CollocazioneEstrema destra
TestataIl Lavoro Fascista
Organizzazione giovanileGioventù Fascista
Iscritti900 000 (1943)
Colori     Nero

Il Partito Fascista Repubblicano (PFR) era il partito unico della Repubblica Sociale Italiana, guidato da Benito Mussolini. Fu fondato dopo il 25 luglio 1943 e si dissolse a seguito della caduta della Repubblica Sociale Italiana nel 1945.

Partito anti-monarchico per definizione, dal momento che considerava il re Vittorio Emanuele III un traditore del fascismo e della patria, fu guidato da elementi estremistici del fascismo, determinati ad accentuare la carica di intransigenza del nuovo partito per consolidare il governo della Repubblica Sociale Italiana e combattere fino all'ultimo accanto alla Germania nazista e contro gli alleati. Si rese inoltre protagonista di scelte radicali e violente contro gli ebrei, la Resistenza, i cosiddetti traditori e la massoneria.

  1. ^ Repubblica sociale italiana, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
  2. ^ (EN) John Whittam, Fascist Italy, Manchester, Inghilterra, New York, Manchester University Press, 1995.
  3. ^ (EN) Aristotle A. Kallis, Fascist Ideology: Territory and Expansionism in Italy and Germany, 1922–1945, Londra, New York, Routledge, 2000.
  4. ^ a b (EN) Andrew Vincent, Modern Political Ideologies, edizione 3, Malden, Massachusetts, Oxford, Inghilterra, West Sussex, Inghilterra, Blackwell Publishers Ltd., 2010.
  5. ^ a b Roberto D'Angeli, Storia del Partito Fascista Repubblicano, Roma, Castelvecchi, 2016.
  6. ^ Arrigo Petacco, Il comunista in camicia nera: Nicola Bombacci tra Lenin e Mussolini, Milano, Mondadori, 1997.
  7. ^ Gianni Oliva, L'ombra nera. Le stragi nazifasciste che non ricordiamo più, Milano, Mondadori, Collana Le scie, 2007.

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